Per la celebrazione del venticinquesimo anniversario di Manifesta, la cui nascita avviene nei Paesi Bassi, il Dutch Trail, illustrato brevemente in questo depliant, è supportato da DutchCulture e dall’Ambasciata del Regno d’Olanda, Roma. Il depliant presenta una varietà di partecipanti olandesi che hanno contribuito alla dodicesima edizione del programma principale della biennale di Manifesta, Il Giardino Planetario. Coltivare La Coesistenza, e gli eventi collaterali e il programma 5x5x5 di Manifesta 12. [DutchTrail_Manifesta12]
“L’ambasciata del Regno d’Olanda nella città di Roma in collaborazione con DutchCulture è orgogliosa di supportare Manifesta in questa edizione extra festiva, che marca il venticinquesimo anniversario di questa notevole iniziativa Olandese. Un anno dopo la visita di Stato della coppia reale olandese a Palermo, la bella cittá capitale della cultura 2018 ospiterà Manifesta 12. Manifesta si è sviluppata dal 1990 e si è trasformata nella quarta biennale più influente al mondo, dopo la biennale di Venezia, Documenta a Kassel e la Whitney Biennial di New York’’
Joep Wijnands, Ambasciatore del regno d’Olanda a Roma
“Manifesta 12 rappresenta un nuovo modello di mediazione che si concentra sul trasformare una biennale in una piattaforma per co-creazione sociale e culturale, determinata a fornire un tangibile lascito a Palermo. Speriamo che la Dutch Trail aiuti a creare un dialogo più sostenibile con Palermo e con i suoi cittadini e soprattutto ci auguriamo di mantenere la collaborazione con la città dopo il termine di Manifesta 12.”
Hedwig Fijen – Direttore di Manifesta
Per la celebrazione del venticinquesimo anniversario di Manifesta, la cui nascita avviene nei Paesi Bassi, il Dutch Trail, illustrato brevemente in questo depliant, è supportato da DutchCulture e dall’Ambasciata del Regno d’Olanda, Roma. Il depliant presenta una varietà di partecipanti olandesi che hanno contribuito alla dodicesima edizione del programma principale della biennale di Manifesta, Il Giardino Planetario. Coltivare La Coesistenza, e gli eventi collaterali e il programma 5x5x5 di Manifesta 12.
Manifesta 12 Palermo – Il Giardino Planetario. Coltivare La Coesistenza
Patricia Kaersenhout (1966, Olanda/Suriname) presenta The Mask of Cruelty, una nuova opera ispirata da un saggio di James Baldwin intitolato Everybody’s Protest Novel, nel quale lo scrittore critica il celebre romanzo La Capanna dello zio Tom. The Soul of Salt è un’installazione interattiva mostrata pubblicamente per la prima volta nel 2016. L’opera si basa su una leggenda tramandata da schiavi Africani, la quale racconta che durante la schiavitù essi si astenevano dal mangiare sale, in modo da diventare più leggeri e riuscire a tornare in Africa in volo.
Melanie Bonajo presenta una selezione di sperimentali trilogie filmiche semidocumentative nello spazio cinema del Palazzo Butera, uno dei principali spazi espositivi di Manifesta 12. Bonajo esamina I paradossi inerenti all’idea del comfort, insistendo soprattutto su concetti quali il senso di comunità, uguaglianza e body politics. Nei suoi film, Bonajo tratta tematiche relative allo sviluppo tecnologico e la cultura della commodificazione, analizzando come queste accentuino il sentimento di alienazione e rimuovino il senso di personale appartenenza di un individuo. Bonajo ha studiato alla Gerrit Rietveld Academie e sta completando la sua residenza alla Rijksacademie di Amsterdam.
‘I’m happy to own my implicit biases’ è il risultato di uno studio sulla vocalità e l’atto di performance dell’artista croato-olandese Nora Turato, la quale ha appena terminato la sua residency alla Rijksacademie in Amsterdam. Attraverso la vulnerabilità del suo personale retroscena transculturale, Turato esplora il sincretismo culturale e linguistico della città di Palermo. L’installazione e la performance dell’artista possono essere visitate all’Oratorio di S. Lorenzo, che si presta simultaneamente come piattaforma espositiva per Turato e come seggio per il pubblico.
Il designer informatico Richard Vijgen è stato invitato a partecipare a Manifesta 12 con Connected by Air, un affresco digitale composto da dati esposto al Palazzo Aiutamicristo. Visto dal basso, l’affresco mostra un cielo artificiale che rivela alcuni dei più invisibili e complessi moti celesti, sul quale si appoggia il mondo moderno.
Il Programma dei 5x5x5
La Annet Gelink Gallery, tegenboschvanvreden e Martin van Zomeren sono tre gallerie d’arte contemporanea situate nelcuore del centrostorico di Amsterdam. Le gallerie si distinguono grazie al loro programma internazionale e la loro attenzione nei confronti di artisti dai lavori innovativi e non-convenzionali. Insieme, le gallerie hanno curato If we want things to stay as they are, things will have to change, come parte del programma 5x5x5 di Manifesta 12. I lavori inclusi nella mostra sono di Matt Bryans, Christina Lucas, Antonis Pittas, Janis Rafa, Fernando Sánchez Castillo and Sarah van Sonsbeeck. L’esibizione si svolge dal 14 giugno al 4 giulio 2018.Indirizzo: Piazza Croce dei Vespri, 8, Palermo.
Eventi Collaterali di Manifesta 12
I monumentali arazzi di Claudy Jongstra, artista olandese, vengono rimossi dal muro per la prima volta per assumere una forma di installazione scultorea. Woven Skin stimola riflessioni su problemi quali la biodiversità, l’inclusività e l’eredità culturale. Fungendo simultaneamente da opera d’arte e da forum nomadico, Woven Skin invita lo spettatore a prendere parte in una crescente comunità globale che si articola attorno a un’ecologia di colori. Due workshops connessi a questa installazione avranno luogo il 15 e il 16 di giugno 2018, in Chiesa Santa Maria dello Spasimo.
Partners: Villa Valguarnera / Past Forward.
Droog, una piattaforma di design concettuale basata ad Amsterdam, ha invitato il designer Frank Bruggeman da Rotterdam e il profumista Alessandro Gualtieri di Amsterdam a collaborare per Manifesta 12. Florilegium, un’installazione performativa ispirata dall’inquinamento nella natura e nella cultura, verrà installata per la settimana d’apertura di Manifesta 12 (Giugno 14-18, 2018, Palermo).
COPRESENCE, un progetto collaborativo tra il collettivo artistico di Amsterdam TAAK e noMade Collective, propone un approccio alternativo al fenomeno di migrazione attraverso l’arte. Oggigiorno, il dibattito sulla migrazione è dominato principalmente da figure demografiche astratte, sistemi di integrazione burocratici e la paura di un presumibile impatto negativo. Il distinto valore dell’arte risiede nella sua abilità di visualizzare emozioni nei riguardi di situazioni complesse. È in questo modo che l’arte ci può aiutare a capire la complessità della transizione culturale. Il progetto avrà luogo dal 15 al 17 di giugno 2018, nel TMO (Teatro Mediterraneo Occupato) in Via Martin Luther King, Padiglione 1, Fiera del Mediterraneo.
Lungo l’arco di due semestri, quattro laboratori internazionali provenienti da quattro importantiscuole di architettura – Architectural Association e Royal College of Arts di Londra, l’olandese TU Delft, e UNIPA, Università degli Studi di Palermo – hanno investigato, studiato e delineato scenari futuri per la città di Palermo. Concepita come una serie di esplorazioni aperte nel contesto di Manifesta 12, lo studio TU Delft Msc2 propone un’indagine su alcuni dei ‘giardini’ più significativi della città. Intraprendendo un viaggio attraverso Palermo, alla ricerca di ‘giardini’, pubblici o segreti, storici o recenti, curati o abbandonati, ‘puri’ o ‘tossici’, da frutto o ornamentali, scientifici o informali, dentro o attorno alla città, il laboratorio esplora possibili narrazioni e scenari futuri per la città. Gli esiti dei progetti condotti dagli studi saranno esposti in una mostra collettiva nel seicentesco ex-mulino del Convento di Sant’Antonino – una delle principali sedi di UNIPA – e attiveranno una serie di performance e azioni in città.
Progetto di Ricerca HKU
Manifesta 12 ha collaborato con la HKU, l’Università d’arte di Utrecht, invitando un gruppo di studenti della HKU a Palermo per ricercare servizi pubblici, volontariato, marketing e strategie di sviluppo turistico per l’edizione di Manifesta 12. Gli studenti della HKU sono stati affiancati da studenti della UNIPA- l’Università di Palermo, per stimolare un processo di scambio d’informazione e di idee, tracciando le basi per una fruitiva collaborazione futura. Manifesta 12 ha usufruito della ricerca e delle raccomandazioni raccolte per la preparazione della biennale.
Bintou Wéré, a Sahel Opera
Bintou Wéré, a Sahel Opera (a bridged version) è un’opera realizzata e prodotta in Africa. Un progetto avviato dal Prince Claus Fund (Paesi Bassi), l’opera è stata presentata in Africa ed Europa tra il 2007 e il 2008. L’opera viene ripresentata in occasione di Manifesta 12 Palermo presso Il Teatro Massimo includendo presenze locali, come un coro di cantanti africani studenti del conservatorio di Palermo. Il tema principale dell’opera è la migrazione, un tema oggigiorno particolarmente presente. Manifesta 12 ha richiesto a Wasis Diop di reinterpretare quest’opera ancora attuale con un nuovo format, per adattarla alla Palermo e all’Europa di oggi. Bintou Wéré, a Sahel Opera si svolge il 15 e il 16 giugno 2018 al Teatro Massimo di Palermo.
Il Dutch Trail è stato realizzato grazie al generoso supporto di DutchCulture.
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